Categoria: Ricette

RISOTTO AL BACCALA’ CON PATATE E PORCINI

Primi Ricette

RISOTTO AL BACCALA’ CON PATATE E PORCINI

Ingredienti 4/6 persone:
320 g di riso Carnaroli
300 g di baccalà dissalato
300 g di patate
2 porcini
30 g di cipolla
Brodo vegetale circa 1 l
1 spicchio di aglio
Timo
Vino bianco circa ½ bicchiere
Olio extravergine d’oliva delicato
Sale e pepe
Grana grattugiato per mantecare

Esecuzione:
In una casseruola rosolare a fuoco dolce la cipolla con un filo di olio fino a quando risulta trasparente, unire la patata tagliata a cubetti e continuare la cottura ancora per un paio di minuti.
Togliere le verdure dalla casseruola, versare nuovamente un filo di olio fresco, fare scaldare leggermente quindi unire il riso e farlo tostare a fiamma vivace mescolando continuamente in modo che i chicchi risultino traslucidi, sfumare con il vino e fare evaporare la parte alcolica prima di aggiungere un poco di brodo.
Alla ripresa del bollore, unire le patate con la cipolla, abbassare la fiamma e portare a cottura aggiungendo altro brodo man mano che il precedente viene assorbito e mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo cuocere a vapore il baccalà per una decina di minuti, sfaldarlo e unirlo al risotto a ¾ di cottura.
Saltare i porcini a tocchetti in olio e aglio, al termine sistemare di sapore e profumare con poco timo.
Togliere il risotto dal fuoco, mantecarlo con un filo di olio e un paio di cucchiai di grana, coprire con un coperchio e fare riposare un paio di minuti prima di servire con i porcini.

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO PER DISSALARE IL BACCALÀ

Se acquistate baccalà ancora da dissalare controllate che non sia troppo sottile, deve avere almeno 3 cm di spessore, che non presenti macchie che sono sintomo di cattiva conservazione o di una pulizia iniziale poco accurata.
Per prima cosa togliete con una spazzola la crosta di sale poi sciacquatelo sotto l’acqua corrente e dividetelo in pezzi o in filetti a secondo della vostra ricetta. Immergete i pezzi di baccalà in una capace bacinella e copriteli di acqua, cambiate l’acqua subito per almeno un paio di volte, poi lasciate il baccalà immerso sotto un
filo di acqua corrente per almeno 48 ore, al termine controllate il grado di sapidità assaggiandone un pezzetto, se risulta ancora troppo salata prolungate l’ammollo ancora per un giorno.
Ricordate che più i pezzi sono grandi più lungo sarà il tempo di ammollo, se non volete lasciare scorrere l’acqua per così tanto tempo, riponete la bacinella al fresco e cambiate l’acqua di frequente almeno 4 o 5 volte al giorno. Ricordatevi che l’acqua soglie il sale e reidrata la polpa.
Una volta pronto scolarlo, asciugarlo, eliminare eventuali lisce e a seconda del tipo di cottura scelto eliminate la pelle con un coltello fatto scorrere tra la pelle e la polpa.

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Le ricette di “Giulio Romano”: TORTA DI PISELLI

Antipasti Ricette

Le ricette di “Giulio Romano”: TORTA DI PISELLI

Ingredienti per una torta da 22/24 cm:
Per la pasta frolla:
450 g di farina
150 g di burro
2 tuorli
1 dl di vino bianco
Sale

Per il ripieno
600 g piselli lessati
1,5 dl panna fresca
60 g di grana grattugiato
50 g di burro
30 g di cedro candito
2 uova
1 stecca di cannella
Sale e pepe

Esecuzione:
Preparare la frolla, intridere la farina con il burro freddo a tocchetti, lavorando con le punte delle dita, in modo da formare un composto sbriciolato, formare una fontana e versare al suo interno i tuorli con il vino bianco, impastare il tutto velocemente, fino ad ottenere un composto omogeneo, avvolgere in pellicola e fare raffreddare in frigorifero per almeno 1 ora.
Intanto sciogliere a fuoco dolce il burro in una padella con la stecca della cannella, unire i piselli e farli ben insaporire nel fondo di cottura, insaporire con sale e pepe e continuare la cottura per alcuni minuti.
Una volta pronti, eliminare la stecca della cannella e versare in piselli nel mixer, meno tre cucchiaiate, unire il grana e i tuorli e frullare bene il tutto, aggiungere la panna ed amalgamarla al composto, infine regolare di sale.
Stendere 2/3 della pasta e foderare uno stampo da crostata, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, poi versare il ripieno di piselli a cui è stato aggiunto i piselli tenuti da parte e il cedro candito cubettato finemente.
Coprire con il resto della pasta stesa, sigillando bene i bordi e decorare a piacere. Pennellare la superficie con burro fuso e passare in forno a 180° per 35/40 minuti. Sfornare e lasciare intiepidire prima di servire.

TORTA DI PISELLI
Pigliarai quattro libre di Piselli teneri, rifatti che saranno, li pestarai nel mortaio, li passarai al setaccio, piliarai oncie sei di candito, quattr’oncie di fior di cedro candito, & insieme vi metterai quella polpa di Piselli passati per setaccio, aggiongendovi un
quarto di cannella fina, sei oncie di butiro fresco, sei rossi d’uovo, cascio Parmigiano una libra, panna di latte una libra, mescolarai il tutto insieme, facendo un foglio di pasta frolla, ontarai la padelletta proportionata con butiro, mettendovi il foglio, vi porrai sopra la preparata compositione, e la coprirai di sopra con un altro fofglio ben onto di butiro, e sia intagliato con vaghi fogliami, sia servita calda, con zuccaro sopra.
Ricetta di Bartolomeo Stefani cuoco alla corte dei Gonzaga
Dal libro “L’arte di ben cucinare”.

 

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO
La composizione dei menù ai tempi dei Gonzaga era ben diverso da quelli attuali, soprattutto durante i grandi banchetti composti da decine e decine di portate, alcune preparate solo allo scopo di stupire gli ospiti.
Questa torta di piselli che lo Stefani consiglia di servire calda e cosparsa di zucchero potrebbe sembrare un dolce anche per la presenza del cedro candito. Io ve la propongo come prima portata di questo menù gonzaghesco, naturalmente senza lo zucchero in superficie, ma lasciando il cedro che crea una piacevolissima nota aromatica e si sposa benissimo con la nota dolce dei piselli, il tutto bilanciato da una buona dose di Parmigiano Reggiano di oltre 30 mesi di stagionatura.

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Le ricette di “Giulio Romano”: SALVIATA

Dolci Ricette

Le ricette di “Giulio Romano”: SALVIATA

Ingredienti per 8 persone:
1 L di panna
1 bicchiere di latte di mandorle
120 g di zucchero
12 g di gelatina alimentare
10/12 foglie di salvia ben lavate e asciugate

Per la salsa all’arancia
Succo di 3 arance
Scorza di 1 arancia
60 g di zucchero
1 cucchiaino di fecola di patate

Esecuzione:
Frullare le foglie di salvia con il latte di mandorla poi versarlo in una casseruola con la panna e lo zucchero e portare alla soglia del bollore, unire la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e ben strizzata, mescolare in modo che si sciolga completamente quindi versare nello stampo, fare raffreddare completamente poi riporre in frigorifero per alcune ore.
Intanto preparare la salsa versare in una casseruola il succo delle arance, lo zucchero mescolato con la fecola e la scorza tagliata finemente a julienne, porre sul fuoco e portare a bollore mescolando con un cucchiaio. Sformare la salviata sul piatto da portata e accompagnare con la salsa all’arancia.


SALVIATA

Pigliarai foglie di salvia, le pestarai bene nel mortaio, spremendo il sugo per farne un piatto di sei bicchieri; vi aggiongerai sei bicchieri di latte, uno di panna, e mezo sugo di salvia stemprata con il caglio, e tutto ben meschiato insieme, lo mettarai in luogo fresco, quando sarà congelato, lo servirai con zuccaro sopra: nei rifreddi serve per il mese di Maggio. Di questo anco ne puoi fare in tazzette di pasta reale, lavorate, & impite di detta Salviata, e servite una per Signore.
Ricetta di Bartolomeo Stefani cuoco alla corte dei Gonzaga.
Dal libro “L’arte di ben cucinare”.

 

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO
Dolce attualissimo che potrebbe trovare posto in qualche ristorante stellato. E’ stato
davvero una piacevolissima scoperta, naturalmente anche in questo caso ho cercato
di rendere la ricetta attuale mantenendo i sapori e le consistenze del dolce originale.
Se volete potete arricchire il dolce con delle cialde per dare una nota croccante.

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Le ricette di “Giulio Romano”: ARROSTO DI VITELLO

Ricette Secondi

Le ricette di “Giulio Romano”: ARROSTO DI VITELLO

Ingredienti per 4 persone:
800/700 g circa di girello o fesa di vitello
100 g di amaretti tritati finemente
100 g di lardo a fette
100 g di cipolla
1 dl di vino bianco
50 g di burro
1 cucchiaio di senape dolce
Succo di 2 arance
Olio extra vergine d’oliva
1 spicchio di aglio
Rosmarino, ginepro
Sale e pepe

Per accompagnare
3 mele sode
3 prugne sode
20 g di burro
1 cipolla rossa
Cannella, chiodi di garofano
Aceto di vino rosso
Sale e pepe

Esecuzione:
Insaporire la carne con sale e pepe, poi spalmarla con la senape e gli amaretti sbriciolati, quindi avvolgerla nel lardo e legarla con spago da cucina.
Riscaldare in una padella una noce di burro e qualche cucchiaio di olio, unire la carne e rosolarla bene da tutte le parti girandola con una pinza, poi trasferirla in una teglia da forno con la cipolla tritata, lo spicchio di aglio, un paio di rametti di rosmarino il resto del burro e 4 bacche di ginepro pestate. Passare in forno a 180° per circa 30 minuti.
Nel frattempo sciogliere il burro in una padella, unire le mele mondate e tagliate a tocchetti e le prugne a fette, cospargere con le spezie macinate e continuare la cottura per alcuni minuti, sfumare con un paio di cucchiai di aceto e una volta evaporato, togliere dal fuoco e fare raffreddare.
Una volta pronto l’arrosto, avvolgerlo in un foglio di alluminio, togliere dal fondo di cottura gli aromi e la cipolla, deglassare con il vino e il succo delle arance e mescolare con cura per fare sciogliere bene tutti i succhi della caramellizzazione degli zuccheri avvenuta durante la cottura, infine passare al setaccio la salsa ottenuta.
Tagliare la carne a fette spesse, accompagnarle con la composta di frutta e la salsa del fondo di cottura

SPALLA DEL VITELLO
… con bocconcini di pomi cotogni, brogne damaschine, aggiungendovi un poco di
spetiare diverse, e quando sarà vicino alla cottura, la soffocarai con un poco d’aceto
rosato, …
… Si può fare detta spalla arosto, prima rifarla sopra graticola, inlardarla minuta con
angiove, poi polverizarla con sale, e polvere di mostaccioli, involgendola in una rete
ben onta di butiro, mettendola nello spiedo, e cotta che sarà, ponerla nel piatto,
servita col sugo, ch’havera fatto nella leccarda, e naranci spremuti dentro.
Ricetta di Bartolomeo Stefani cuoco alla corte dei Gonzaga
Dal libro “L’arte di ben cucinare”.

 

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Ho cercato di mantenere tutti gli ingredienti che lo Stefani cita nella sua ricetta, rendendola però più attuale come gusto e con una cottura più breve per mantenere la carne morbida e succosa. Ho aggiunto la senape per bilanciare il gusto spiccatamente dolce degli amaretti e anche per rendere più semplice farli aderire alla carne. La salsa di accompagnamento è davvero molto interessante, fate attenzione quando aggiungete l’aceto a farlo ben evaporare altrimenti la nota acida sarebbe troppo invadente.
Ottimo anche servito tiepido o freddo tagliato sottile.

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Le ricette di “Giulio Romano”: MINESTRA DI FINOCCHIO

Primi Ricette

Le ricette di “Giulio Romano”: MINESTRA DI FINOCCHIO

Ingredienti per 4 persone:
400 g di finocchi mondati
80 g di cipolle bianche
1 dl di panna fresca
50 g di pinoli
50 g di uva passa
40 g di riso Vialone Nano
Olio extra vergine d’oliva
50 g di burro
2 fette di pane integrale
2 tuorli
Cannella
Sale e pepe

Esecuzione:
Tritare la cipolla e a tocchetti il finocchio, versare un filo di olio in una casseruola unire prima la cipolla e farla ammorbidire a fuoco dolce, aggiungere il finocchio e farlo insaporire nel fondo di cottura, unire il riso, coprire con circa un litro di acqua, infine insaporire con una presa di sale e portare a cottura a leggero bollore. Quando il finocchio risulta morbido, e il riso quasi sfatto passare la minestra al mixer fino ad ottenere una crema vellutata e regolare di sapore con sale e pepe.
Nel frattempo rosolare in una noce di burro sciolto il pane sbriciolato grossolanamente, i pinoli quando risulta tutto ben tostato unire l’uvetta passa. Al momento del servizio, unire alla minestra i tuorli sbattuti con la panna e amalgamare bene il tutto, se occorre riscaldare a fuoco dolcissimo la minestra senza arrivare al bollore.
Versare la minestra di finocchi nei piatti, cospargere con il mix di pane, pinoli e l’uvetta e completare con pochissima cannella in polvere.

MINESTRA DI FINOCCHIO
Pigliarai il finocchio ben mondato, e lo lavarai in acqua fresca, e prima rifatto in brodo magro, tagliandolo in bocconcini, lo metterai in un vaso vitriato con un poco di brodo di cappone, e quando sarà alla cottura, vi metterai un poco di uva spina, un bicchiere di panna di latte, due oncie di pignoli lavati in acqua rosa, ammaccati nel mortaio, e l’astringerai con un brodetto di quattro rossi d’ova, e succo di limone, e sotto li metterai fette di pane fritte di butiro, così ne farai minestra, che sarà delicata, servendola calda, polverizata con cannella.
Ricetta di Bartolomeo Stefani cuoco alla corte dei Gonzaga
Dal libro “L’arte di ben cucinare”.

 

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Minestra o meglio vellutata di finocchi vegetariana con un mix croccante davvero piacevole. Ricordatevi di aggiungere il mix di tuorli e panna solo poco prima di servire la minestra e di non arrivare al bollore altrimenti rischiate che vi stracci.
Io ho utilizzato dell’uva passa gigante al posto dell’uva spina non facilmente reperibile sul mercato.

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MILLEFOGLIE DI POMODORI CON TARTARE DI MANZO E SALSA AL PREZZEMOLO

Ricette Secondi

MILLEFOGLIE DI POMODORI CON TARTARE DI MANZO E SALSA AL PREZZEMOLO

Ingredienti per 4 persone
2 pomodori cuore di bue di media maturazione
400 g di tartare di manzo
80 g di pecorino grattugiato
Olio extra vergine d’oliva
1 cucchiaio di capperi sott’olio
Sale e pepe

Per la salsa
75 g di olio extra vergine d’oliva
50 g di prezzemolo
1 acciuga sott’olio
1 fetta pane in cassetta
Aceto di vino bianco
4 mandorle pelate
Origano un pizzico
Sale

Esecuzione:
Preparare la salsa, bagnare il pane con l’aceto poi strizzarlo bene, riunirlo con il resto degli ingredienti in una ciotola e frullare con un mixer ad immersione fino ad ottenere una salsa. In una ciotola condire la tartare con olio, sale, pepe, il pecorino e i capperi, poi dividere il composto in quattro parti e formare quattro grosse polpette leggermente schiacciate. Tagliare i pomodori in fette con un coltello seghettato, poi alternarle con la tartare condendo ogni strato con la salsa e servire immediatamente.

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Se non amate troppo mangiare la carne cruda, potete passare in padella con poco olio gli hamburger e servirli sempre con i pomodori e la salsa al prezzemolo.

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CANNELLONE DI CARPACCIO CON MELANZANE E PESTO

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CANNELLONE DI CARPACCIO CON MELANZANE E PESTO

Ingredienti per 4 persone:
200 g di carpaccio di manzo
100 g di grana a scaglie
1 melanzana
2 fette di pane tipo pugliese
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe

Per il pesto
1 mazzetto di basilico
1 cucchiaio di pinoli
½ bicchiere di olio

Esecuzione:
Frullare i pinoli con l’olio, poi unire il basilico con un pizzico di sale e continuare a frullare fino ad ottenere un pesto fluido ed omogeneo. Tagliare la melanzana a fette sottili, pennellarle con olio e passarle sulla griglia calda per pochi minuti per lato, una volta pronte insaporirle con poco sale. Sbriciolare grossolanamente il pane e farlo tostare in padella con un filo di olio. Sopra ad un foglio di carta da forno formare un rettangolo con le fette di carpaccio leggermente accavallate tra di loro, pennellare con il pesto, poi farcirle con uno strato di melanzane, il grana a lamelle e le briciole di pane. Aiutandosi con la carta formare un rotolo, poi tagliarlo in quattro pezzi formando così i cannelloni. Condirli con il rimanente pesto rimasto e le briciole di pane e servire.

 

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Un modo diverso di servire il classico carpaccio di manzo, potete sostituire le melanzane con altre verdure sempre passate alla griglia, per un piatto sempre nuovo.

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CARPACCIO DI MANZO CON “SBRISOLONA” AI CAPPERI E BURRATA

Ricette Secondi

CARPACCIO DI MANZO CON “SBRISOLONA” AI CAPPERI E BURRATA

Ingredienti per 4 persone:
Per il carpaccio
300 g di carpaccio di manzo
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe

Per la sbrisolona ai capperi
70 g di burro freddo
70 g di farina bianca
70 g di grana grattugiato
30 g di farina di mandorle
40 g di farina di mais
30 g di capperi ben asciugati
1 uovo
Un pizzico di zucchero
Sale e pepe

Per servire
1 burrata
foglie di valeriana
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Esecuzione
Preparare la sbrisolona, mescolare in una ciotola le polveri, unire il burro ben freddo a tocchetti e intriderlo con le farine in modo da formare un composto sabbioso, unire i capperi ben asciugati, infine l’uovo e impastare il tutto senza compattare l’impasto. Sbriciolare l’impasto su di una teglia e cuocere in forno a 170° per 25/30 minuti, sfornare e fare raffreddare completamente. Sistemare il carpaccio su di un piatto e condirlo con olio, sale e pepe e lasciarlo insaporire al fresco per una ventina di minuti. Sfaldare la burrata in una ciotola e condirla con sale e pepe. Servire il carpaccio con pezzetti di sbrisolona, la burrata e qualche foglia di valeriana condita con pochissimo olio e un pizzico di sale.

 

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Il dolce tipico di Mantova si trasforma in una versione salata, che potrete utilizzare anche per un aperitivo. Mi raccomando lavorate il tutto velocemente, è importante che risulti un composto granuloso, che poi si compatterà durante la cottura.

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CARPACCIO MARINATO ALLE ERBE FINI CON FUNGHI

Antipasti Ricette

CARPACCIO MARINATO ALLE ERBE FINI CON FUNGHI

Ingredienti per 4 persone
200 g di carpaccio di manzo
Per la marinatura: timo, maggiorana, origano, rosmarino, basilico, salvia 
300 g di funghi chiodini
80 g di granella di nocciole tostate
1 spicchio di aglio
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe 

Esecuzione:
Tritare finemente le erbe aromatiche, dopo averle mondate e accuratamente lavate. Ungere un piatto con un filo di olio poi cospargerlo con metà delle erbe tritate, coprire con il carpaccio di manzo e condirlo con un filo di olio e cospargere con le restanti erbe, una presa di sale e una macinata di pepe, coprire con pellicola e fare marinare al fresco per almeno 30 minuti. Pulire i funghi e saltarli in padella con un filo di olio aromatizzato con lo spicchio di aglio, al termine insaporire con sale e pepe. Servire il carpaccio con i funghi e completare con la granella di nocciole.

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Divertitevi ad aromatizzare il vostro carpaccio con tutte le erbette fresche che avete a disposizione. Consumate nel più breve tempo possibile il carpaccio dopo l’acquisto e conservatelo sempre in frigorifero nella parte più fredda.

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TARTARE DI MANZO CON ZUCCHINE E MOZZARELLA

Ricette Secondi

TARTARE DI MANZO CON ZUCCHINE E MOZZARELLA

Ingredienti per 4 persone:
600 g di manzo per tartare
3 zucchine medie
100 g mozzarella
200 g di spinaci 
20 pomodorini
1 cipollotto
Basilico, menta e timo
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe

Esecuzione:
Tritare la mozzarella e farla asciugare in un colino a maglie fitte. Tritare finemente il cipollotto e farlo appassire in padella con un filo di olio, unire le zucchine tagliate a dadini, insaporire con sale e pepe e fare raffreddare. Unire la mozzarella alle zucchine ormai fredde, aggiungere anche la carne, le erbe tritate finemente, insaporire con sale e pepe e amalgamare bene il tutto. Condire gli spinaci e i pomodorini tagliati a spicchi con olio sale e pepe, poi disporli nei piatti, unire la tartare e completare con cialde di pane tostato.

IL CONSIGLIO DEL MAESTRO

Una tartare dalle molteplici consistenze date dai vari ingredienti, è importante che la mozzarella sia ben asciutta in modo da non bagnare la carne.

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